ESCURSIONISMO / Anello Ponteranica - Lago Oca Bianca
sab 24 giu
|Ponteranica
Quando & Dove
24 giu 2023, 06:00
Ponteranica, 24010 Ponteranica BG, Italia
Dettagli
DETTAGLI GITA
Distanza: 17 km
Dislivello: 1.000m d+
Difficoltà: EE
Ritrovo parcheggio Burger King Lodi con partenza ore 06:00, mezzi propri
Materiale obbligatorio:
- abbigliamento tecnico
- acqua e cibo
Costo:
- Soci CAI: GRATIS
- Non Soci CAI: 5€ + assicurazioni FACOLTATIVE (soccorso alpino: 4,05€ - infortuni: massimale A 7,50€/massimale B 15€. Per info https://u.nu/assicurazioni)
RELAZIONE TECNICA
Risalita la val Brembana fino a Piazza Brembana, si prende a sn per il Passo S.Marco, ben indicato. Si supera Olmo al Brembo e Mezzoldo e si giunge appena prima del Rifugio S.Marco 2000, dove una stradella sulla sn, subito dopo un tornante destrorso, conduce in un km al rifugio Cà S.Marco, a 1820m. Qua si parcheggia e si prende il sentiero 101, per il passo di Salmurano (3h) ed il rif.Benigni. L’indicazione 3h è ottimista, ma sono comunque meno di 4. Il giro, comprese le soste di rigore e le facoltative, si fa comodamente in 8 ore. Faremo il giro in senso orario.
Dal Cà S.Marco si scende alla Piana dell’Acqua Nera (1750m), trascurando la deviazione per il passo del Verrobbio, da dove torneremo. Dall’Acqua Nera si inizia a salire, prima bruscamente, poi più dolcemente, aggirando sulla sn il monte Colombarolo, che è la propaggine orientale del Ponteranica. Dopo una ridiscesa indisponente, si risale fino alla bella piana a Sud del Ponteranica, con la casina del Ponteranica (1950m).
Si segue il 101, lasciando sulla dx la salita ai laghetti. Si raggiunge in breve la spalla Sud-Orientale del monte Triomen (2080m), dove il sentiero si spiana e prosegue per bei prati, affacciandosi sul grande spiazzo-parcheggio dei Piani dell’Avaro (1700m).Si prosegue aggirando il Triomen, fin sotto la bocchetta omonima, da dove scende un sentiero che vi sale dai laghetti. Poi tutto diviene più alpinistico: si scende in una bella conca pietrosa, al di là della quale si può salire al Valletto, e dove si trova un rustico riparo di pietra addossato a grandi massi, e si risale dall’altra parte. Qui i declivi si fanno più erti ed il sentiero più stretto, ma sempre bello e senza problemi. Alla fine di lunghi traversoni, sempre in salita o in discesa, si arriva alfine sopra il passo di Salmurano, su di un costone trincerato, della Linea Cadorna, cioè delle fortificazioni che dovevano difendere la Val Brembana e la pianura nel caso gli austro-tedeschi avessero sfondato in Valtellina.
Giunti al passo di Salmurano (2017m), si scende, dapprima per sentiero sulla dx, poi per prati fino al Rif.Salmurano (1848m), che si aggira sulla sn, passando sotto la teleferica. Si prosegue per sentiero, un poco accidentato, tra le barriere antivalanga, fino a chè si raggiunge la strada sterrata (1760m) che risale al lago di Pescegallo (1865m). Ci si porta dall’altra parte, passando sulla diga, si segue il sentiero lungo la sponda opposta per non più di 100m e si trova l’imbocco del sentiero che sala al Forcellino e poi al passo del Verrobbio. Il percorso per il Forcellino e erto, ma ben tracciato e sempre largo un metro. Giunti al valico (2050m), si discende per tornanti per circa 100m dall’altra parte, sulla val di Bomino, e, alla fine dei tornanti, si gira a dx verso il Verrobbio, fermandosi un attimo pochi metri sotto al bel laghetto del Verrobbio (2000m). Saliti al passo del Verrobbio (2026m) e visitate le belle trincee che lo corrono a dx ed a manca, scendiamo per il comodo sentiero fino a riincontrare il percorso che scende da Cà S.Marco, chiudendo l’anello.